lunedì, marzo 05, 2012

«I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall'uso della forza, sia contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite»

We all prefer to resolve this issue diplomatically.  Having said that, Iran’s leaders should have no doubt about the resolve of the United States -- (applause) -- just as they should not doubt Israel’s sovereign right to make its own decisions about what is required to meet its security needs.  (Applause).                    [Fonte il sito della Casa Bianca]
Questo è a mio pare il passo più significativo del discorso che Obama ha tenuto davanti alla potente lobby degli ebrei americani, un nocciolo farcito da tante e ripetute parole per allentare la tensione e la voglia di intraprendere seriamente la via della guerra preventiva per risolvere una volta per tutte la possibilità (e la minaccia per loro) che un Iran indipendente e ostile possa dotarsi di armamenti nucleari. Paladini di questa soluzione estrema sono il Congresso, ovviamente bipartisan e il governo israeliano.
"Traducendo" queste parole, Obama mette in chiaro al regime iraniano come la linea principe sia quella diplomatica (pressioni, sanzioni) ma soprattutto che un'eventuale operazione militare da parte dello stato ebraico sia nel suo diritto e non produrrà alcun veto da parte degli Stati Uniti. Come dire, Israele ha il semaforo verde americano ma dovrà fare a meno di una sua partecipazione diretta e concreta alla fase militare eccetto per difendere Gerusalemme.
La scelta di intraprendere con vigore la via diplomatica è "dettata" in primo luogo dall'aver ricevuto nel 2009 il premio Nobel per la pace ("for his extraordinary efforts to strengthen international diplomacy and cooperation between peoples") proprio qualche mese dopo l'entrata in carica a Presidente degli USA, ed in secondo luogo (lo spero!) dal non voler infrangere la regola base della convivenza internazionale espressa nell'art. 2 par. 4 della Carta dell'ONUI Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall'uso della forza, sia contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite») in una fase un cui il Presidente americano ha pensato bene di avvertire la platea che «already, there is too much loose talk of war».