mercoledì, gennaio 21, 2009

Il teatrino della politica è un castello che cade rovinosamente di fronte ai fatti

Un plauso va a Michele Santoro per le parole dette nella puntata di "Annozero" del 15 gennaio dopo ben 2 ore di trasmissione condite di opinioni, interpretazioni, arringhe, smentite ..., che alla lunga riuscivano a confondere il comune telespettatore. Fortunatamente, Santoro ha voluto riportare e vincolare tutte le discussioni a un fatto: le cifre della guerra di Gaza.
Ecco la trascrizione:
«Noi dobbiamo... abituarci a ragionare delle cose quando accadono per come accadono. Allora, se in questo momento ci trovassimo di fronte a una guerra nella quale contiamo mille morti da una parte e cinquecento morti dall'altra parte, la situazione, la nostra valutazione cambierebbe. Noi ci troviamo di fronte a una guerra che conta 1078 morti da una parte e 1 morto dall'altra parte. Noi non possiamo restituire a chi ci sta ascoltando l'idea che stiamo vivendo un momento nel quale le sofferenze sono distribuite equamente. Dobbiamo però giustamente ricordare, come qui abbiamo fatto, e come Manuela ha fatto, che sono caduti missili che hanno ammazzato bambini dentro Israele. Questo noi non lo dimenticheremo mai. Ma dobbiamo avere pure il coraggio di parlare delle cose che succedono quando succedono! Perché se ogni volta che si fa una trasmissione giornalistica dobbiamo fare il riepilogo di ventisettemila anni di dominazione... è chiaro che non se ne esce più. Noi siamo qui per capire che sta facendo Israele, se i mezzi che sta adottando sono utili per raggiungere i suoi fini e se ha dei fini per i quali è valido sopportare una tale cumulo di violenza e di terrore. Scusate ma questo c'è: i bambini muoiono, muoiono; non è che li faccio morire io nelle nostre trasmissioni».

domenica, gennaio 18, 2009

I fatti contano, non le intenzioni

Diversi esponenti del governo israeliano durante il conflitto di Gaza hanno giustificato l'uccisione di un numero spropositato di palestinesi con la non intenzionalità da parte dell'esercito israeliano di causare vittime civili. In altre parole, queste vengono catalogate come "danni collaterali" in gergo militare, quindi legittime. A ciò, hanno aggiunto giustamente che il lancio di razzi Qassam sul territorio israeliano si configura come crimine di guerra poiché vi è una premeditata intenzione terroristica di Hamas di infliggere morte e terrore indiscriminatamente sulla popolazione israeliana. 
A mio parere, in questa guerra (è poi una guerra...?) anche Israele è responsabile di innumerevoli crimini di guerra, considerando che le conseguenze delle operazioni militari israeliane, ad oggi, hanno prodotto più di 1300 morti, 700 civili di cui più di 400 bambini, 5000 feriti (Fonti mediche a Gaza); mentre Israele ha subito 13 morti di cui 3 civili e 10 soldati, 4 dal fuoco amico . 
Si è cercato in molte opinioni e dibattiti al riguardo di annacquare, sminuire e offuscare la realtà di questi numeri che spaventano, cercando di mettere sullo stesso piano responsabilità e ragioni delle due parti in causa, occupante e occupato. Non è questa la realtà che ha generato questa insensata guerra.  

giovedì, gennaio 08, 2009

E' questa umanità?

In un intervento pubblico assai raro di denuncia da parte della Croce Rossa Intermazionale verso la condotta militare dell'esercito israeliano e incrinando uno dei suoi principi fondamentali, la neutralità, sconvolge la descrizione della situazione sul campo a Gaza:
"The ICRC had requested safe passage for ambulances to access this neighbourhood since 3 January but it only received permission to do so from the Israel Defense Forces during the afternoon of 7 January. 
The ICRC/PRCS team found four small children next to their dead mothers in one of the houses. 
They were too weak to stand up on their own. One man was also found alive, too weak to stand up. In all there were at least 12 corpses lying on mattresses. In another house, the ICRC/PRCS rescue team found 15 other survivors of this attack including several wounded. 
In yet another house, they found an additional three corpses. Israeli soldiers posted at a military position some 80 meters away from this house ordered the rescue team to leave the area which they refused to do. There were several other positions of the Israel Defense Forces nearby as well as two tanks.  "This is a shocking incident," said Pierre Wettach, the ICRC's head of delegation for Israel and the Occupied Palestinian Territories. "The Israeli military must have been aware of the situation but did not assist the wounded. Neither did they make it possible for us or the Palestine Red Crescent to assist the wounded."  Large earth walls erected by the Israeli army had made it impossible to bring ambulances into the neighbourhood. Therefore, the children and the wounded had to be taken to the ambulances on a donkey cart. In total, the ICRC/PRCS rescue team evacuated 18 wounded and 12 others who were extremely exhausted. Two corpses were also evacuated. The ICRC/PRCS will recover the remaining corpses on Thursday.  The ICRC was informed that there are more wounded sheltering in other destroyed houses in this neighbourhood. It demands that the Israeli military grant it and PRCS ambulances safe passage and access immediately to search for any other wounded. Until now, the ICRC has still not received confirmation from the Israeli authorities that this will be allowed. The ICRC believes that in this instance the Israeli military failed to meet its obligation under international humanitarian law to care for and evacuate the wounded. It considers the delay in allowing rescue services access unacceptable."
Ripeto, è questa umanità?