martedì, novembre 15, 2022

L'ateo Benito Mussolini si scaglia contro il dogma religioso

Non sapevo e con sorpresa ho letto uno scritto del 1904 di un giovane Mussolini non ancora ventunenne sulle ragioni della Scienza («prima di domandarsi il "perché" vuol conoscere "il come"» ricordando il motto di Lavoisier «nulla si crea, nulla si distrugge», ma aggiungo io tutto si trasforma) nei confronti della religione, davvero interessante. Con termini davvero duri definisce la religione «una malattia psichica, del cervello, è una contrazione e una coartazione dell'individuo, il quale, se profondamente religioso, si presenta a noi come un anormale», e di conseguenza «l'"uomo religioso" è un anormale».

Concludo riportando il commento sul dogma

«Il dogma è l'assurdo, perché significa l'immobilismo e l'assoluto. Nulla in questo mondo vi è di assoluto, ma tutto è relativo. Niente di eternamente immobile, ma continua trasformazione, movimento perenne di forze. Il dogma si presenta alla Ragione umana come un ostacolo al progresso, perché impone dei limiti allo stimolo angoscioso, ma salutare, della ricerca, perché frena la libera espansione di tutte le energie intellettuali. Noi vogliamo la critica, la discussione, ammettamo il dubbio in tutto; ma il dogma è la negazione della critica, la condanna del dubbio. Mentre il dogma rappresenta la fissità, la cristallizzazione del pensiero umano negli angusti limiti di una formula, la scienza invece agilmente si trasforma; assimila ogni nuova scoperta, modifica - se occore - i suoi metodi d'indagine; è pronta a cancellare tutto un passato, se risconosciuto falso. Nel nome del dogma fu detto: Devi credere se vuoi capire! Nel nome della Scienza diciamo: Prima comprendi e poi crederai! La Scienza non vuole imporre a nessuno le sue conclusioni perché animata  da un largo spirito di tolleranza; il dogma invece pretende la fede, la stupida fede del montone e guai alle coscienze! In altri tempi ardevano i roghi; oggi, diminuito il potere politico della Chiesa, vi sono le bolle e le scomuniche del Vaticano» (Dio non esiste, Mussolini Benito)