«L'illuminismo è dunque l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro, imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!» (IMMANUEL KANT)
sabato, luglio 14, 2007
Da "perfidi ebrei" a "fratelli maggiori": i rischi del ritorno alla Messa tridentina
domenica, marzo 11, 2007
Civiltà è riconoscere dignità alla Donna
martedì, gennaio 02, 2007
Lettera alla giornalista Fiamma Nirenstein
"Signora Nirenstein, sono fermamente contrariato per il suo articolo "la guerra che verrà" nel numero odierno di Panorama in edicola.
Senza voler entrare nel dettaglio, mi sembra evidente che Lei alimenti con questo articolo il dibattito di chi sostiene che ORAMAI siamo trascinati in un clima di guerra e conflitto permanente, già di per se stesso pubblicizzato dalla "guerra al terrorismo" americana. Lei parla sempre di nemici, terroristi/smo, guerre future e imminenti date per certe come se stesse chiacchierando al bar, che sò, di risultati sportivi. Mi piacerebbe, invece, che lei parlasse più spesso di diritti umani, diritto internazionale e umanitario, giustizia, tolleranza, cooperazione. Ponesse l'accento su questi aspetti. Con questo modo fare giornalismo istiga alla consapevolezza di credere che il mondo contemporaneo, soprattutto dopo i tragici avvenimenti dell'undici settembre 2001, viva in un clima di guerra permanente e di paura. La sicurezza come giustificazione di ogni comportamento. Tuttavia, credo che dobbiamo distinguere nettamente lo stato di guerra (l’eccezione) dallo stato di pace (la regola), e non appiattire il concetto guerra a un ornamento della politica internazionale. La Carta dell'ONU, dopo il tremendo massacro europeo e non del '900, intima a ribadire questo principio.
Lei elenca, giustamente, le minacce che incombono sulla sicurezza di Israele quali, Hamas, Hezbollah, Iran e Siria, ma si è mai chiesta cosa Israele può fare seriamente per la pace sua e dei suoi vicini, senza cercare ostinatamente la via dello scontro? Sono certo che qualche esempio saprà darmelo.
Queste sono questioni di tale complessità che non devono essere affrontate in modo semplicistico e superficiale. Coerenza e obiettività sono pilastri di un buon giornalismo al servizio della collettività. Si interroghi, rifletta e mi faccia sapere."
Nazzareno Tomassini
lunedì, novembre 13, 2006
I "fattori" che sono alla base del conflitto arabo-israeliano
lunedì, ottobre 02, 2006
Colonization and occupation
Nazzareno Tomassini
giovedì, agosto 17, 2006
A regime of dispossession
sabato, agosto 12, 2006
Dalla parte di Annan
mercoledì, agosto 09, 2006
Terrorism under the guise of self-defence
lunedì, luglio 31, 2006
Coerenti fino in fondo...
domenica, luglio 30, 2006
Un crimine contro il proprio futuro, un crimine contro la pace in Medio oriente
Sono sconcertato e provo vergogna verso i paesi leaders della Comunità internazionale per non aver intimato da subito un chiaro alt alle operazioni militari in Libano e Israele/Territori occupati.
La credibilità delle Nazioni Unite, e in primis del Consiglio di Sicurezza, è stata distrutta. Quest'ultimo è, e continua ad essere, impotente, come sempre grazie al veto americano, di fronte a una immane tragedia che ha provocato la morte già (per non parlare dei feriti, a migliaia) di quasi 700 libanesi e 60 israeliani, per la maggior parte civili (per non parlare dei palestinesi nei territori occupati che muoiono quotidianamente senza fare clamore). E' riuscito a fatica, per le obiezioni della delegazione statunitense di non esporre chiaramente la responsabilità dell'esercito israeliano nel "deliberato" e "coordinato" attacco contro una postazione ONU nel sud del Libano che ha causato la morte di quattro osservatori, a partorire un comunicato dove si esprime che "the Security Council is deeply shocked and distressed by the firing by the Israeli Defense Forces on a United Nations Observer post in southern Lebanon on 25 July 2006, which caused the death of four United Nations military observers". Mentre si bombardava e si moriva, il principale organo delle Nazioni Unite che detiene "la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale... al fine di assicurare un'azione pronta ed efficace" (art. 24 Carta ONU), non aveva altro che dibattere una risoluzione sulla Corea del Nord per i suoi test balistici.
"The Middle East is at a crossroads. My fear is that more violence, more missiles, more terror, and more destruction creates more anger, more hatred, and more disillusioned youths, and ultimately leads to less security throughout the region. Civilians on all sides are the losers of this endless cycle of violence...I urged the Foreign Minister and the Defence Minister of Israel in my meetings to review the conduct of the air strikes and bombardments to avoid excessive use of force that inflicts disproportionate suffering on the civilian population. When there are clearly more dead children than actual combatants, the conduct of hostilities must be reviewed. At the same time, I repeatedly and publicly appealed from within Lebanon that the armed men of Hizbollah must stop their deplorable tactic of hiding ammunition, arms, or combatants among civilians. Using civilian neighborhoods as human camouflage is abhorrent and in violation of international humanitarian law...
Civilians must be protected at any cost. If there are many more dead children in a conflict than armed men, there is something fundamentally wrong, not only with how the armed men behave and where they hide, but also with the way the response is being conducted".
Tutto questo si chiama "legittima difesa" oppure "terrorismo" e "crimini di guerra"?