sabato, ottobre 10, 2009

La responsabilità futura che il Premio Nobel x la Pace caricherà su Obama

Un po' di sorpresa l'ho avuta nell'apprendere che il Premi Nobel per la Pace 2009 verrà assegnato al Presidente americano Barak Obama ("for his extraordinary efforts to strengthen international diplomacy and cooperation between peoples").
Ma certamente ha un'altra ragione: quella di predeterminare le future decisioni politiche del Presidente americano proprio perché verranno misurate su questo precedente. La rivoluzione portata avanti da Obama riguarda l'atteggiamento cooperativo verso il mondo musulmano, la sottolineatura sugli aspetti che uniscono i paesi e i popoli piuttosto su quelli che dividono, la volontà di bandire totalmente in un indefinito prossimo le armi nucleari, la chiusura di Guantánamo e il rigetto della pratica della tortura. Punti fondamentali ma, purtroppo, che non giustificano del tutto il premio perché non è suffragato dalla concretezza delle azioni e sui risultati acquisiti.
Un riconoscimento forse concesso troppo presto, in anticipo per i più ottimisti, come se fosse una credito da parte della Comunità internazionale piena di fiducia in questo Presidente ma che potrebbe risultare in una carico troppo pesante. I prossimi anni Obama per smarcarsi completamente da Bush dovrà risolvere le guerre ereditate in Iraq e in Afganistan ma soprattutto perseguire con tenacia una soluzione politica in Medio Oriente con la fine della vergognosa occupazione militare (42 anni) da parte di Israele.

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