E' la semplice realtà che anche un libro della Bibbia (chiamato anche «Ecclesiastes» nella Bibbia greca, cioè il «Predicatore») insegna e sottolinea il trionfo della vanità delle cose umane, molto lontano dai dogmi del nuovo Testamento.
«L'illuminismo è dunque l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro, imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!» (IMMANUEL KANT)
giovedì, gennaio 19, 2023
«Il tempo e il caso raggiungono tutti» (Qoèlet 9:11)
martedì, novembre 15, 2022
L'ateo Benito Mussolini si scaglia contro il dogma religioso
Non sapevo e con sorpresa ho letto uno scritto del 1904 di un giovane Mussolini non ancora ventunenne sulle ragioni della Scienza («prima di domandarsi il "perché" vuol conoscere "il come"» ricordando il motto di Lavoisier «nulla si crea, nulla si distrugge», ma aggiungo io tutto si trasforma) nei confronti della religione, davvero interessante. Con termini davvero duri definisce la religione «una malattia psichica, del cervello, è una contrazione e una coartazione dell'individuo, il quale, se profondamente religioso, si presenta a noi come un anormale», e di conseguenza «l'"uomo religioso" è un anormale».
Concludo riportando il commento sul dogma:
«Il dogma è l'assurdo, perché significa l'immobilismo e l'assoluto. Nulla in questo mondo vi è di assoluto, ma tutto è relativo. Niente di eternamente immobile, ma continua trasformazione, movimento perenne di forze. Il dogma si presenta alla Ragione umana come un ostacolo al progresso, perché impone dei limiti allo stimolo angoscioso, ma salutare, della ricerca, perché frena la libera espansione di tutte le energie intellettuali. Noi vogliamo la critica, la discussione, ammettamo il dubbio in tutto; ma il dogma è la negazione della critica, la condanna del dubbio. Mentre il dogma rappresenta la fissità, la cristallizzazione del pensiero umano negli angusti limiti di una formula, la scienza invece agilmente si trasforma; assimila ogni nuova scoperta, modifica - se occore - i suoi metodi d'indagine; è pronta a cancellare tutto un passato, se risconosciuto falso. Nel nome del dogma fu detto: Devi credere se vuoi capire! Nel nome della Scienza diciamo: Prima comprendi e poi crederai! La Scienza non vuole imporre a nessuno le sue conclusioni perché animata da un largo spirito di tolleranza; il dogma invece pretende la fede, la stupida fede del montone e guai alle coscienze! In altri tempi ardevano i roghi; oggi, diminuito il potere politico della Chiesa, vi sono le bolle e le scomuniche del Vaticano» (Dio non esiste, Mussolini Benito)
lunedì, novembre 01, 2021
Quel genio di Gianni Rodari
Nel lontano 😄 1988 frequetavo la seconda media e la professoressa di italiano con tutta la nostra classe si era impegnata a mettere in scena la novella di Gianni Rodari "C'era due volte il barone Lamberto", e mi era toccata la sorte di impersonare il "cattivo" nipote Ottavio. E' stata l'occasione fortuita durante le prove di imparare le prime mosse di scacchi ma anche nutrire la forte curiosità verso questo autore di scritti per ragazzi.
Ora riporto il suo pensiero religioso che da ragazzo (ovviamente) è stato cattolico:
«Ho scelto di vivere senza una religione e di impegnarmi in una direzione che mi sembra di assorbire abbastanza le mie capacità di impegno morale sia la capacità di autocritica, per me essenziale come l'esame di coscienza per i cattolici. In realtà credo che questo problema durerà molto di più dei disagi sociali, perché, anche quando avremo risolto tutti i problemi sociali e non esisteranno le ingiustizie, prepotenze, errori nei rapporti umani, esisterebbe poi sempre il problema dell'individuo di fronte alla morte. La religione sarà sempre un terreno su cui è possibile che nascano domande [e mai risposte certe, dico io]. Anzi, sono convinto che in una società migliore queste domande prenderebbero più rilievo di quanto non ne abbiano ora. Tuttavia mi sembra che adesso queste domande e questo tipo di impegno siano usati molto spesso per distogliere l’attenzione dai problemi reali che si possono risolvere, dalle ingiustizie reali che si possono combattere, dalle prepotenze reali a cui si può mettere fine. Cominciamo a fare questo, poi se è il caso penseremo a Dio. Può darsi che in futuro Dio esista, non lo so. Oggi ritengo che sia più importante risolvere i nostri rapporti fra uomini, fra classi e fra paesi, anche se sono convinto che questo non metterà fine ai problemi individuali. Non è facile essere completamente laici» (Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari, di Roghi Vanessa)
venerdì, gennaio 08, 2021
La giocherellona
Irrompe lo splendore del dipinto, un volto suadente intento a farsi scivolare delicatamente tra le mani una collana ma al contempo occhi che rapiscono. Una curiosità sull'autrice, Maria Szantho (1897-1998): nei primi anni '50 l'ambasciata sovietica a Budapest la ingaggiò per un ritratto di Stalin ma questi improvvisamente morì il 5 marzo 1953.
martedì, agosto 18, 2020
Il lavoro è tutto (per molti)... ma il tempo è prezioso
Fa molto riflettere le parole di Cesare Romiti in un intervista del 2017, scomparso oggi all'età di 97 anni:
«Ho lavorato così tanto e ho lavorato per gli altri che non ho conosciuto né i miei figli né i miei nipoti. Solo oggi mi sono accorto di cose che non sapevo esistessero, non sapevo come un bambino reagisce, com’è un bambino e come cresce»
Parole che mi fanno rabbrividire, di una persona che ha "governato" sostanzialmente l'Italia per un trentennio ma di così poca intelligenza.
giovedì, giugno 11, 2020
Sofocle l'aveva vista lunga...
lunedì, maggio 25, 2020
Il segreto degli scacchi
domenica, marzo 22, 2020
«La parola Dio per me non è nient'altro che l’espressione e il prodotto della debolezza umana»
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(Lettera di Einstein a Erik Gutking del 3 gennaio 1954) |
sabato, gennaio 04, 2020
Quando il Papa non fa il Papa
venerdì, giugno 14, 2019
Semplicemente un capolavoro
Interno con fanciulla, Giuseppe Ricci (Genova 1853 - Torino 1901, olio su tela)
lunedì, marzo 04, 2019
Intimità femminile
Nudo di donna in un interno, Francesco Longo Mancini (Catania 1880 - Roma 1953, olio su tela)
lunedì, ottobre 22, 2018
L'etica della resposabilità
lunedì, maggio 28, 2018
La Repubblica presidenziale
lunedì, febbraio 26, 2018
Le storture della penitenza cattolica
«non c'è un prima e un dopo nei quali l'uomo possa spostarsi da una condizione di peccato a una di santità. Per tutta la vita egli rimane un peccatore rivestito da Dio della sua giustizia» (Silvana Nitti, Lutero, p. 76)
giovedì, agosto 31, 2017
«Viaggiare è il modo migliore per conoscere e accrescere la tua forza. Devi focalizzarti sugli stranieri che incontri e cercare di comprenderli. Più riesci a capire uno straniero, maggiore è la tua conoscenza di te stessa, e più conoscerai te stessa, più sarai forte»
mercoledì, agosto 09, 2017
Le stravaganze della religiosità
mercoledì, aprile 05, 2017
Volto di donna
Uno sguardo ammaliante ma riservato, aperto alla vita ma al contempo volutamente timido di un viso lucente, giovane e grazioso. Ecco le prime impressioni che ho percepito osservando lo splendore di questo dipinto che da oggi arricchisce la mia casa e dall'espressività vivace di occhi seducenti ed accorti.
domenica, dicembre 25, 2016
Lo sgambetto di Obama a Israele
Come di consueto la risposta del governo israeliano è stata quella di rigettare in modo sprezzante le richieste del più alto organo politico delle Nazioni Unite benché l'articolo 25 dello statuto reciti palesemente che «i Membri delle Nazioni Unite convengono di accettare e di eseguire le decisioni del Consiglio di Sicurezza in conformità alle disposizioni del presente Statuto». Se uno Stato membro reitera la violazione di questo articolo potrebbe incorrere in una sospenzione dall'organizzazione fino addirittura all'espulsione? Ricordiamo che lo Stato ebraico fu ammesso all'ONU dall'Assemblea generale (su raccomandazione del Consiglio di Sicurezza) nel maggio del 1949 proprio perché considerato un "peace-loving state", ossia uno Stato amante della pace, deciso ad accettare e soprattutto capace e disposto ad adempiere gli obblighi della Carta.
La continua aggressione territoriale con annesso l'esclusivismo ebraico (strade, società militarizzata, ...), la noncuranza della richieste della Comunità internazionale, stridono fortemente con la volontà di essere partecipe di quest'ultima.